C’è di che gioire. Cambiafacce come il Grande Jim, Roland Young è in primo luogo uomo di jazz, di quel jazz che schifa il Martini con l’oliva. Poco rassicurante, smanioso di ricerca sin dal suo primo LP, “Isophonic Boogie Woogie“, così strampalatamente ipnotico da aver fatto partorire l’unico commento intelligente nella storia dei commenti su Youtube: “Sounds like Gamelan music mixed with jazz“. Yes, it does.
Rolando il Giovane nel corso dei decenni ha mantenuto ritte le antenne, spalancando il suo talento ai generi che man mano si affacciavano sulle scene. Infatti, dopo avere mixato dischi lungo tutto i 70’s, si è trovato negli stupidamente bistrattati 8ttanta con 8ttanta voglia di mescolare carte e ballare.
Questa che vi presento è un’importante opera d’archeologia moderna, nella quale, assieme ad una selezione da “Hearsay Evidence”, è racchiuso l’impressionante e.p. i-Land, uscito 30 anni fa per Flow Chart Records. “Ballo-Balla” è un inno di dance soffice, non cocainomane a la Studio 54. “Balliamo insieme sempre”, esorta Risa, come fossimo allo Shelter di Detroit. Da lì in avanti è tutto uno spiegarsi di soul con dub con wave con quanto di bello aveva da offrire quell’era. Questa sì che è una vera grande bellezza. Balliamo.
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