RED MASS – EP Rouge N​.​2 (Mondo Mongo / Slovenly)

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Un vero e proprio laboratorio, quello fondato nel 2008 da Roy ‘Choyce’ Vucino a Montreal. Un fluido conglomerato di musicisti, artisti visivi, scrittori le cui fondamenta statutarie sono “the ideals of free thinking and liberation through art”. Per quanto possa suonare utopisticamente condivisibile e naif, questo movimento di pensiero, tra video installazioni e trasversalità mediale, ha come nocciolo il rock’n’roll spietato e non addomesticabile.

Choyce è una figura complessa, umanamente contorta, capace di rigenerarsi sempre all’insegna del disagio, le sostanze, le soluzioni scomode. Lascio a voi il piacere di scoprire le formazioni in cui ha militato, ma non posso esimermi dal nominare quella che anni fa mi ha fatto perdere sonno ed una certa quantità di sangue dalle orecchie: CPC Gangbang, che cercare di incasellare sarebbe delittuoso, in bilico com’era tra retaggio garage punk e noise scricchiolante.

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Ora, dopo aver visto passare tra le fila del Red Mass più di 100 elementi, ci troviamo al cospetto di un nuovo parto, imperfetto nella forma perché figlio di  demoni e palpabile eccitazione.

L’imperfezione non sazia, anzi, tiene desto il desiderio di scandagliare, metabolizzare, amare l’inaudito, la masterizzazione imprecisa, l’urlo originario. “E.p. Rouge n. 2” è un tributo al visionario dramma orrorifico Possession di  Andrzej Żuławski, ma non aspettatevi un tappeto sonoro a la Andrzej Korzyński.

Con Metal Urbain e thrash metal evito a me e voi la consueta parata di suggestioni sonore: prendete questi due estremi e colmatene lo spazio siderale restante con la brutalità precognitrice di VON LMO.

A tutto questo si aggiunga la bellezza del logo – già presente sulla copertina di “Teenage Crime Wave” dei CPC Gangbangs – in cui si fondono armonicamente anarchia e satanismo.

Slovenly, qua nella sua declinazione Mondo Mongo, ci regala un altro ascolto obbligato, dopo il luminoso Bazooka.

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